N.6

Diaframma e obiettivo
Se la reflex è il cervello l'obiettivo è l'occhio...
L'obiettivo è essenziale per poter fotografae, ma è anche il più vario da scegliere. Determina la nitidezza e in parte il contrasto, l'angolo di visuale e la velocità di messa a fuoco, nonchè la quantità di luce a nostra disposizione.
Hanno schemi ottici al loro interno compposti da vari gruppi di lenti che si muovono mer mettere a fuoco o per cambiare la lunghezza focale. Parentesi per la lunghezza focale: corrisponde per definizione alla distanza che deve avere una lente singola per mettere a fuoco su di un piano un punto all'infinito. Come detto gli obiettivi sono composti da varie lenti perchè in realtà ricreano le proprietà di una singola aumentando la nitidezza e abbassando le abberrazioni cromatiche.
Sono di vari tipi : grandangolari, normali, teleobiettivi, zoom, fissi.
Gli zoom sono i più pratici e permettono di variare focale girando una ghiera.
I fissi sono quelli con maggiori qualità ottiche ma richiedono dimestichezza negli spostamenti per potersi avvicinare o meno al soggetto.
I grandangolari permettono di riprendere zone ampie a distanze ridotte, come in una stanza un gruppo di persone.
I normali sono quelli che si avvicinano alla visione del nostro occhio. Nel full frame e pellicola è il 50mm, mentre per sensori APS l'equivalente è circa 35mm.
I teleobbiettivi sono pesanti e ingonbranti, e permettono di riprendere soggetti molto distanti isolandoli da altri elementi.
Tutti gli obbiettivi al loro interno hanno il diaframma. Proprio lui!
Serve a determinare la quantità di luce e influisce sulla profondità di campo. A riposo è aperto completamente per permettere una visione nel mirino migliore e facilitare la  messa fuoco, si chiude di quanto prestaboìlito solo durante lo scatto, o eventualmente premendo dove presente, il pulsante di anteprima della profondità di campo.

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